Terza edizione per la “CEI EN IEC 62305”: la nuova frontiera della sicurezza elettrica
Si tratta di un’importante novità nella direzione d’una protezione da fulmini più sicura e tecnologicamente avanzata. Si chiama semplicemente “CEI EN IEC 62305 Edizione 3” ed è la versione rivista, aggiornata e implementata di quell’insieme di principi per la gestione del rischio, protezione persone e da danni materiali che ha fatto scuola a partire dal 2006. L’ultimo aggiornamento, datato al 2013, rimane ancora applicabile fino al 31 ottobre 2027, quando verrà sostituito definitivamente dalla nuova edizione. Com’è ovvio, DEHN, leader mondiale nel settore della protezione da fulmini, sovratensioni e misure di sicurezza per operare sugli impianti elettrici, è in prima linea.

Norme che dialogano col presente e guardano al futuro
Procedure di valutazione, limiti di tolleranza del rischio, requisiti delle strutture, ma anche progettazione, installazione, ispezione e manutenzione dei sistemi per il contenimento danni, come le misure di protezione dalle sovratensioni (SPM) per i sistemi elettrici ed elettronici: tutto questo è descritto nel dettaglio dalle norme CEI EN IEC 62305, che quest’anno hanno conosciuto una terza, più aggiornata edizione. Tra le novità, DEHN segnala:
- Introduzione dei Thunderstorm Warning System (TWS) conformi alla IEC 62793, sistemi di allerta che consentono di aumentare la sicurezza nelle aree particolarmente a rischio temporali;
- Chiara separazione tra norme di installazione (IEC 62305) e norme sui componenti (serie IEC 62561), che devono essere provati e certificati in base a test meccanici, elettrici e di resistenza alla corrosione;
- Armonizzazione completa tra IEC ed EN, che elimina le differenze presenti nelle versioni precedenti.
“Questa norma – spiega DEHN – non solo riflette i progressi tecnologici degli ultimi anni, ma stabilisce nuovi standard che potrebbero rivoluzionare il modo in cui progettiamo e implementiamo i sistemi di protezione da fulmini”.
Parola all’esperto
È Josef Birkl, Senior Engineering Specialist di DEHN DE e uno dei professionisti più preparati in ambito normativo, a dare voce all’azienda e spiegare come: “è diventato chiaro che i componenti di un sistema di protezione contro i fulmini (LPS) devono rispondere a specifici requisiti di resistenza non solo agli effetti elettromagnetici causati dalle correnti di fulmine, ma anche alle sollecitazioni previste. Questo significa che ogni parte di un sistema deve essere provata e certificata, con test report o certificati del produttore, garantendo che i materiali siano all’altezza delle sfide più moderne. L’introduzione di questi rigorosi criteri, che richiedono componenti testati secondo le specifiche della serie IEC 62561, rappresenta una novità di grande impatto”.

Cosa rientra nel campo della nuova norma
La dimensione applicativa della “Edizione 3” interessa qualunque struttura che possa ospitare persone, impianti o beni: edifici, impianti industriali, strutture commerciali e pubbliche. Modifiche significative sono state introdotte in particolar modo per far fronte alle necessità di protezione da fulmini dei sistemi elettrici ed elettronici, soprattutto quelli utilizzati per la gestione dei dati, il controllo e il monitoraggio dei processi, dove i guasti possono causare costi elevati e tempi di inattività inaccettabili. Particolare attenzione e linee guida più dettagliate attengono poi in particolare agli impianti di sicurezza e alla tenuta in attività dei servizi pubblici.

Cambio d’uso: cambio di passo anche contro i fulmini
Tra le novità d’interesse per l’Italia rientra soprattutto la raccomandazione che, qualora vengano apportate modifiche significative e rilevanti per la sicurezza della struttura o qualora cambi la sua destinazione d’uso, il sistema di protezione contro i fulmini venga aggiornato all’edizione corrente del documento CEI EN IEC. A tema sicurezza sul posto di lavoro, infine, si ricorda che nel nostro Paese, come da Dl n. 81 del 9 aprile 2008, il datore di lavoro è obbligato ad aggiornare il documento di valutazione del rischio non appena la nuova normativa diventa ufficiale.
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