AUTOMAZIONE DISTRIBUZIONE
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Secondo le più recenti ricerche - raccomanda Century - un’illuminazione ottimale potrebbe aumentare del 19% confort, salute ed energia sul posto di lavoro. In poche parole, inciderebbe notevolmente sulla produttività. Attenzione però: se nelle nostre case optiamo, ad esempio, per luci soffuse, delicate e rilassanti, al lavoro servono attenzioni e sensibilità d’altro tipo. Qualcosa che l’azienda italiana, dal 1995 fornitrice internazionale di soluzioni di illuminotecnica, ha così riassunto:

 

  1. Giusto mix di luce diretta e indiretta, come una lampada da tavolo (che risparmi stress agli occhi grazie ad apposita schermatura) e quelle d’ambiente, a soffitto o parete, nelle giuste misura, posizione e potenza.

 

  1. Priorità alla luce naturale quando possibile (finestre ampie e affacci a favore di sole), ma senza sottostimare l’importanza delle fonti artificiali. Meglio imparare dunque a conoscere il ciclo della luce solare nei nostri ambienti lavorativi nel corso del giorno e delle stagioni, così da posizionare lampade e fonti luminose ad hoc.

 

  1. Seguire quanto consigliato dalle apposite tabelle, studi che misurano in “Lux” l’“illuminamento” ottimale, peraltro ottemperando agli obblighi di legge per salute e benessere sul posto di lavoro. In media è consigliabile assicurare almeno 500 Lux.

 

  1. Attenzione ai riflessi: l’”UGR” (l’“Unified Glare Rating”) fornisce i corretti valori di riferimento. Questo indice, soggetto a normative UE, indica infatti il grado di abbagliamento luminoso di tipo molesto. Nei luoghi di lavoro non va raggiunto o superato il “grado 19”.

 

  1. Facciamoci amica la bolletta: l’impiego di soluzioni LED d’ultima generazione può abbattere i costi della corrente elettrica perfino del 50%, ma anche risparmiare tempo, ridurre o eliminare del tutto le manutenzioni, contare su materiali e tecnologie pensate per il massimo confort e la miglior resa.

 

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